Lo stretching post corsa per un miglior recupero

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Lo stretching è da sempre un argomento di forti discussioni in merito alla sua utilità nell'attività sportiva come una delle pratiche di preparazione, riscaldamento, defaticamento muscolare e prevenzione degli infortuni. 

Tuttavia, mentre nel momento del pre-riscaldamento e del vero e proprio riscaldamento la reale utilità dello stretching ai fini della prestazione è da valutare in relazione al tipo di movimento e di attività che andremo ad affrontare, diversamente, al termine dell'allenamento, lo stretching conferisce dei vantaggi nel recupero muscolare provati da diversi studi scientifici sperimentali seguiti come veri e propri trials clinici. 

E' stato infatti provato come l'abitudine di fare degli esercizi di allungamento muscolare in seguito ad uno sforzo fisico aiuta nel recupero favorendo il flusso di sangue per portare ossigeno e nutrienti alle fibre e drenare tossine e altre sostanze di scarto prodotte dal muscolo durante lo sforzo. L'allungamento muscolare, infatti, in seguito ad una iniziale vasocostrizione dovuta all'allungamento delle fibre muscolari che avvolgono i vasi sanguigni, al rilascio del muscolo porta ad una vasodilatazione di compensazione che accresce il flusso sanguigno al muscolo favorendone appunto l'ossigenazione e il recupero.

E' quindi consigliabile alla fine di un'allenamento, soprattutto se intenso e prolungato lo svolgimento di alcuni esercizi di stretching, specialmente sui muscoli maggiormente stressati dalla nostra attività -per la corsa soprattutto tricipite e bicipite muscolare- tenendo la posizione per circa 20-40 secondi e seguendo il muscolo nel suo adattamento all'allungamento che stiamo applicando. 

Lo stretching tuttavia non è un mezzo di recupero immediato, ha senz'altro un vantaggio ma per vedere risultati evidenti necessita di una costante applicazione, giorno per giorno, un'ottima abitudine da acquisire nel defaticamento post allenamento.